Oli essenziali, come agiscono sulle nostre emozioni?
Gli oli essenziali sono noti da secoli per le loro proprietà terapeutiche. Oltre alle loro qualità fisiologiche, hanno un potere anche sulla sfera psico-emotiva grazie all’olfatto. L’olfattoterapia è un metodo originale, creato nel 1992 dal terapeuta Gilles Fournil. Si tratta di una terapia psicocorporea basata sulle eccezionali capacità, degli odori e delle vibrazioni di alcuni oli essenziali, di accedere al nostro inconscio attraverso l’olfatto e di portare in superficie le emozioni che possono essere responsabili di un blocco oppure di un disagio presente in noi stessi. In altre parole gli oli essenziali vengono utilizzati per far venire alla superficie dei ricordi che magari sono stati rimossi. Leggi il mio articolo perché curarsi con gli oli essenziali
L’olfatto: senso delle emozioni
Nella società odierna, solo tre dei nostri sensi sono predominanti: l’udito, il gusto e la vista. Il tatto e l’olfatto, i nostri due sensi più primitivi, legati all’istinto, sono completamente oscurati e Gilles Fournil si rese conto che l’olfatto era praticamente trascurato nelle terapie. L’olfatto infatti può suscitare emozioni sepolte nel subconscio e richiamare spontaneamente alcuni vissuti della nostra esistenza. Infatti, chi non ha mai (ri)pensato ai propri spuntini a casa della nonna (ri)sentendo l’odore di buone torte o (ri)sentendo l’odore del buon pane caldo che solletica le narici quando si passa davanti ad un panificio?
Gli oli essenziali vibranti
Gli oli essenziali trasmettono un messaggio potente. La frequenza di ogni odore è una precisa informazione vibratoria. Inalare questi odori influenza quindi veramente la qualità del prana ispirato; al punto di aprirci con un odore amato o di chiuderci con un odore ripugnante. Gli odori di alcuni oli essenziali sono legati, per la loro particolare frequenza, ai 7 plessi principali chiamati chakra. La sensazione olfattiva, piacevole o meno, indica se l’odore e il plesso associato risuonano più o meno armoniosamente.
La natura vibrazionale dell’uomo
Il corpo fisico è solo un aspetto della dimensione umana. Molti canali sottili attraversano questo corpo per trasmettere energia vitale. Tra questi, due sono di vitale importanza. Salgono incrociandosi lungo la colonna vertebrale. Ogni incrocio corrisponde ad un plesso energetico principale o chakra. Le loro terminazioni si trovano in ogni narice per catturare la qualità energetica dell’aria ispirata: il suo Prana. La vibrazione di ogni molecola d’aria è un alimento sottile ma non meno vitale per l’uomo perché fa risuonare tutti i plessi.
Il cervello primario
L’olfattoterapia utilizza il rinencefalo, cioè la parte del cervello chiamata anche cervello ‘primario’ che gestisce sia la memoria arcaica, sia le nostre emozioni, nostri impulsi e naturalmente l’olfatto.
I neuroni del nervo olfattivo completano qui il proprio percorso consegnando i loro preziosi messaggi.
È questa straordinaria vicinanza e promiscuità di gestione dell’informazione tra il centro della memoria e il senso olfattivo, che permette l’emergere quasi immediato di ricordi legati all’odore ‘sentito’, senza passare attraverso la corteccia cerebrale, sede dell’analisi mentale.
È proprio questo che rende potente l’olfatto: va dritto al punto e mira al cuore dei nostri ricordi…da quelli più piacevoli a quelli più inquietanti.
Come funziona l’olfattoterapia?
Oli essenziali e chakra: una questione di vibrazioni
Ciò che accade durante una seduta di olfattoterapia, è un’avventura che inizia con un cartoncino impregnato di un olio essenziale…ma non un olio qualsiasi: sappiamo infatti che tutto, nel mondo che ci circonda, vibra ad una frequenza più o meno rapida.
Nel mondo vegetale, che già vibra più velocemente del mondo minerale, esistono un’infinità di caratteristiche diverse a seconda delle famiglie di piante.
Si dà il caso che tra queste piante, alcune di esse hanno un tasso vibratorio simile a ognuno dei nostri 7 chakra principali, che sono centri energetici situati lungo la spina dorsale e governano le funzioni fisiche, emotive, psicologiche, mentali e spirituali. Ognuno di loro ha un “tono” particolare, una risonanza vibratoria propria.
Gli oli essenziali come supporto nella terapia
L’olio essenziale scelto entrerà quindi in risonanza vibratoria con il Chakra corrispondente e ci informerà sul suo stato: funziona ‘bene’? Ebbene, la risposta che generalmente non tarda ad arrivare è SI, se l’odore è percepito come piacevole oppure NO, se l’odore è percepito come sgradevole o inquietante.
In questo caso emerge una disfunzione portata alla luce dalla reazione emotiva del paziente, ad esempio per un ricordo legato ad un evento percepito in quel momento come difficile, problematico o sconvolgente; a volte si tratta di una scena, non necessariamente vissuta nella realtà, ma in diretta relazione con un problema emergente.
Infine, la qualità vibratoria necessariamente ‘sana’ della pianta, restituirà al Chakra in disfunzione le informazioni sane che porta con sé e, per analogia, il Chakra sarà nuovamente riequilibrato e sarà in grado di ‘girare’ come in una ruota, nella giusta direzione!
Come si svolge una seduta di olfattoterapia
All’arrivo il paziente espone la motivazione che l’ha spinto a provare una seduta di Olfattoterapia. Successivamente, l’olfatto-terapista inviterà il paziente a rilassarsi fisicamente e mentalmente, sdraiandosi e chiudendo gli occhi.
Dopo alcuni piccoli massaggi sul viso per renderlo più ricettivo, gli presenterà dei cartoncino impregnati di oli essenziali puri (di qualità impeccabile, con una forte parte vibratoria naturalmente).
Quando il paziente individua un odore che lo disturba, allora inizia il vero lavoro. Il terapeuta accompagna il paziente nella rievocazione di ciò che il paziente sta vivendo.
Dopodiché, dopo alcune manipolazioni speciali e assolutamente indolori per il naso, il terapeuta si assicura che la rievocazione abbia raggiunto uno scopo.
Prima di alzarsi, il paziente sarà invitato ad una breve seduta di armonizzazione degli odori, interamente guidata dal terapeuta.
Qual è lo scopo dell’olfattoterapia:
gestire uno stato post-traumatico,lavorare su vecchi traumi, affrontare lo stress, gestire le emozioni e lavorare attraverso i blocchi emotivi, lavorare sulle proprie dipendenze (cibo, tabacco…),lavorare sulla fiducia in se stessi, sui cambiamenti professionali e familiari,Gestire problemi di memoria
L’obiettivo dell’olfattoterapista è quello di:
Rilevare il plesso o i plessi disturbati utilizzando gli odori, accompagnare nella consapevolezza del trauma associato a questo disturbo grazie al potere evocativo dell’odore, facilitare il rilascio emotivo del paziente, dare al plesso la giusta frequenza mediante l’uso vibratorio dell’olio essenziale, verificare se il cambiamento è efficace.
Anche se l’olfattoterapia è una cosiddetta terapia breve, sono necessari diversi incontri.
Profumo personalizzato
L’olfattoterapia permette di avere alla fine delle sedute un profumo personalizzato, costruito con gli oli essenziali riconosciuti come piacevoli durante il percorso, che può anche essere usare con un inalatore imbevuto con gli stessi oli in modo da poterlo odorare tutte le volte che ne sentiremo il bisogno, per ritrovare noi stessi.
Le sedute di olfattoterapia si svolgono nel centro HOY, all’interno della grotta del sale, un ambiente confortevole. Un momento di vero relax, a chi ha voglia di abbandonarsi, ritrovare l’armonia e riequilibrare energeticamente corpo e mente. L’atmosfera che si respira nella Grotta, unica al mondo per magia e proprietà microclimatiche, apporta benefici al corpo e all’anima. Il mix benefico del Sale con gli oli essenziali, portano ad una vera e propria esplosione di benessere fisico e psicosomatico per tutti i fruitori.